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Cambiare l’amministratore di condominio: guida pratica e normativa

  • Immagine del redattore: Giuseppe Schembri
    Giuseppe Schembri
  • 14 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 feb

Cambiare l’amministratore di condominio: guida pratica e normativa -

Il mandato dell’amministratore ha natura temporanea, con durata annuale e rinnovo automatico per un secondo anno, salvo diversa delibera assembleare. Al termine del biennio, l’assemblea deve procedere alla nomina esplicita o alla conferma del mandato. Sostituire l’amministratore è un diritto dei condomini, soprattutto quando viene meno la fiducia o per giusta causa.

Qualora l’amministratore non provveda a convocare l’assemblea o si renda assente e inadempiente, i condomini possono procedere con l’autoconvocazione dell’assemblea, ai sensi dell’art. 66 delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile.

Collaborazione
Collaborazione

Autoconvocazione dell’assemblea

Almeno due condomini, rappresentanti un sesto del valore dell’edificio, devono richiedere formalmente all’amministratore in carica la convocazione dell’assemblea. La richiesta, notificata tramite PEC o raccomandata AR, deve indicare chiaramente i punti all’ordine del giorno da trattare, tra cui la revoca dell’amministratore e la nomina del nuovo amministratore.

Se l’amministratore non risponde entro 10 giorni, i condomini possono procedere autonomamente. La convocazione dell’assemblea deve essere notificata agli altri proprietari con un preavviso di almeno 5 giorni prima della data fissata, indicando data, ora e ordine del giorno.

L’assemblea

In assemblea, i condomini discutono la revoca e nominano il nuovo amministratore, anche in assenza del revocato. È utile arrivare muniti di preventivi da più amministratori per fare una scelta consapevole, valutando sia i costi sia i servizi offerti. La scelta dovrebbe basarsi su trasparenza e competenza, non solo sul prezzo.

La delibera di revoca e la nomina del nuovo amministratore deve essere approvata a maggioranza degli intervenuti, rappresentanti almeno la metà del valore millesimale dell’edificio, come stabilito dall’art. 1136 c.c..

Redazione del verbale e comunicazione della nomina

Il verbale deve riportare chiaramente la delibera di revoca e la nomina del nuovo amministratore. Successivamente, una copia deve essere trasmessa al nuovo amministratore, che avvierà la gestione e richiederà la consegna dei documenti condominiali.

Conclusione

Un cambio amministratore ben gestito può riportare ordine e serenità nel condominio. Seguire la procedura corretta e rispettare i riferimenti normativi è essenziale per un processo lineare e ordinato, garantendo trasparenza e continuità amministrativa.

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